Una proposta per l’area “Ripalta”, “Pantano” e Lama “Santacroce”

La costa sud della litoranea di Bisceglie si presenta con una costa rocciosa a ridosso del mare che racchiude diverse grotte, oggi chiamate le “grotte di Ripalta” con una piccola spiaggia annessa. Questa zona del litorale già tutelata da diversi provvedimenti amministrativi, porta al confine con il Comune di Molfetta dove troviamo nella prossimità del confine la Cala del Pantano oggi utilizzata da pochi pescatori locali come rifugio per le piccole imbarcazioni da pesca; nel lontano passato utilizzata come acquacoltura. L’intera zona solcata dalle lame e da antiche valli pluviali vede la presenza di una macchia floreale mediterranea, una serie di biotopi. Dinanzi a tutto ciò, a poca distanza dalla costa è presente il “Posidonieto S. Vito”.

La zona di Lama Santacroce ricadente nel comune di Bisceglie è di notevole interesse perché è tra le più interessanti per gli aspetti geomorfologici tra quelle presenti in terra di Bari e offre anche singolari caratteristiche sotto il profilo naturalistico ed archeologico. Il paesaggio infatti si presenta ancora completamente selvaggio, con vegetazione spontanea (fichi d’india, macchia mediterranea, ecc.) in un habitat complessivo ancora praticamente integro. All’interno di tale ecosistema sono presenti resti archeologici di grandissimo valore con le Grotte di S. Croce (da cui prende il nome I’intera lama), luogo di frequentazione preistorica di eccezionale interesse, ed i vicini dolmen. Tale zona è godibile da numerosi tratti di strade pubbliche. (fonte: D.M. 01/08/1985 – Supp. G.U. n.30 06/02/1986).

Seppur breve la descrizione del territorio, si vuole con questa petizione proporre al Comune di Bisceglie di avviare la procedura amministrativa affinché l’area denominata “Ripalta”, “Pantano” e lama “Santacroce” sia parte integrante del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, unico Ente che può gestire quel processo di riqualificazione e salvaguardia che si è reso non più rinviabile.

La petizione è una prassi di cittadinanza attiva ed è un momento anche di sensibilizzazione rivolta ai cittadini su un tema di interesse collettivo affinché la istituzioni interessate possano tenerne conto. Con l’espressione “cittadinanza attiva” si è soliti indicare la partecipazione consapevole di una persona alla vita politica e il suo pieno inserimento nella rete di diritti e doveri che sono costitutivi dell’essere cittadino, significa contribuire alla comunità di riferimento grazie ad un senso di partecipazione civica insito in ognuno di noi. Per un giovane essere cittadino attivo significa non solo beneficiare di quelli che sono gli strumenti standard di ogni amministrazione, ma avvicinarsi ad alcuni organismi della comunità di riferimento. L’idea nasce da me, come libero cittadino, dettata dall’esigenza di salvaguardare e riqualificare quell’area, attraverso un ente istituzionale vicino seppur non contiguo come il Parco dell’Alta Murgia.

Alberto De Toma