IL “COS’È LA VITA?”

Per prepararvi a questo mondo, vi devo innanzitutto spiegare cos’è la vita. Beh questo mi è un po’ difficile. Da miliardi di anni l’uomo si pone questa domanda ed io non sono di certo colui che dopo milioni di generazioni viene al mondo per svelare questo segreto divino, ma posso darvi qualche dritta.  Anche voi sentirete queste parole almeno una … ma che dico, almeno un centinaio di volte nel vostro viaggio terreno e di certo come del pane per scarpette che accompagna il ragù domenicale, verranno sempre accompagnate da un altro, simile, fatidico dilemma: “Qual è il senso della vita?”. Udirete questa particolare sete di sapere anche troppe volte perché ciò sia sopportabile e non poche volte sarete assetati anche voi. Spesso, magari osservando un glorioso tramonto o prestando attenzione ad una tragedia narrata al telegiornale le vostre labbra pronunceranno le famose 6 parole. Quale sarà la vostra risposta? Cosa vi risponderanno gli altri? Le risposte variano da soggetto a soggetto ma sono tutte riassumibili con “E chi lo sa?”.

Il laconico farà un piccolo movimento alzando le spalle, scuoterà lentamente la testa,e spesso facendo una strana faccia guarderà il nulla. Non commuovetevi troppo per le sue parole.

Il religioso ti risponderà che Dio ha tutte le risposte e il resto del discorso prenderà un aspetto biblico. Se avesse ragione, la risposta non ti sarà comunque molto di aiuto (al momento).

Il semplice prenderà tutti gli anni di accademia del suo passato per dirti “boh”. Anche qui ci sarà da commuoversi.

Il simpatico opterà per qualcosa di banalmente ironico del genere “E lo chiedi a me?” o “Quando lo saprò ti farò uno squillo”. Almeno ti strapperà una risata.

Non puoi di certo giudicarli perché non hanno risposte sul più gran dilemma dell’umanità, inoltre questi sono solo esempi di coloro che ammettono di essere umani e di non sapere effettivamente che dirti. Le persone più tossiche in merito, invece, sono quelle che provano a darti una risposta o che sono convinti di quello che ti stanno dicendo. Infatti, ragazzi, ricordate che se a questa domanda non è mai stata trovata una risposta ai quiz televisivi di miliardi di anni fa non è certo un caso. L’uomo non può risolvere un quesito del genere, ne lo potrà fare in futuro e se volete la mia opinione, è giusto così. Credo che la vita non abbia un senso … e non intendo dire che sia priva di significato, ma che non ha un senso inteso come un programma.

C’è chi crede a Dio, chi alle stelle, chi all’oroscopo e chi alla sorte, pensando che la loro vita sia disegnata e che a loro sia stato affidato solo un pennarello per ricalcare quella linea, facendoci credere di aver avuto scelta e chi pensa che la vita sia frutto del proprio lavoro e delle proprie scelte. C’è chi dice che l’obiettivo di questo bizzarro viaggio sia nascere, crescere, studiare, lavorare, sposarsi, fare dei bambini e morire, facendolo apparire come un “ciclo della vita” o una nuova pubblicità Pampers e chi pensa che l’unico senso sia quello di amare il prossimo.

Da cristiano, per quanto sia bella l’idea di vivere amando il prossimo non credo che nessuno di questi “sensi” appartenga alla vita. Cercherò di spiegarmi; nel nostro cammino incontriamo difficoltà e agiamo di conseguenza facendo delle scelte. Scelte che si concatenano con altre scelte di estranei che, portano i soliti 20 soggetti al bar la domenica mattina, quei determinati 25 alunni in un’aula di un determinato istituto e così via.

Ed ora facciamo un gioco. Ipotizziamo che in quel bar o in quella classe tu trovassi la tua anima gemella o quello che diventerà uno dei tuoi più cari amici.

Ogni singola scelta che tu e quella persona avete fatto nel vostro passato, vi ha portati lì, uno di fronte all’altro.

Ecco perché tutto ciò non ha senso per gli uomini. La vita a volte sembra drasticamente matematica, ma in quella perfetta logica c’è un piccolo tocco di chissà cosa che non ti fa tornare mai i calcoli.

Che quella persona si trovi lì, assieme a te in quel preciso istante è un evento possibile. Si chiama “probabilità” in matematica. Ma a rendere possibile che quello 0,000000000001% di probabilità si avverasse, che sia stata la sorte o Dio, non lascia spazio alla logica. Quindi è inutile provare a dare un senso astratto a qualcosa che è troppo concreto nel suo insieme, o un senso concreto a qualcosa che è allo stesso tempo troppo astratto. La vita non ha senso figli miei, e ciò è buono e giusto. Invece di trovarne un senso bisogna apprezzarla, viverla finché si è vivi (che per alcuni non è così scontato come sembra) e renderla degna di essere raccontata. Solo voi ne potrete trovare un senso … ma dopo averglielo dato. Sono gli obbiettivi che ci poniamo che danno un motivo alla nostra vita. Ecco si! Date un motivo alla vita più che un senso. Vivete e fate qualsiasi cosa per un motivo! Vivete per i vostri figli o vivete per aiutare gli altri, vivete per un mondo migliore o per esaudire i vostri sogni. Date un motivo alla vostra vita e vivete per quello e  alla fine la  morte le darà un senso.

C’est la vie.

Paolo – per Associazione21