Cold steel

Su Agenda21 spazio alle parole e alle opere di alcuni degli artisti che hanno partecipato ad “Art for Rights”, il contest artistico nato nel 2013 con lo scopo di contribuire all’opera di sensibilizzazione promossa da Amnesty International su tematiche attinenti alla sfera dei diritti umani attraverso il linguaggio universale dell’arte. Il tema di questa edizione sono stati i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

 

“Cold steel” ovvero acciaio freddo, è un opera digitale che vuole trasmettere un’ emozione di angoscia e smarrimento, anche grazie all’assenza di ambientazione che mette in risalto i due soggetti dell’opera : il bambino e il carro armato che con la sua ombra copre parzialmente l’inerme corpo del neonato.

Lutilizzo dell’ attributo “freddo” riferito all’ acciaio del carro, indica l’ assenza di anima e di emozioni, in contrasto con la spensieratezza, la purezza e lo smarrimento che può avere una piccola creatura come questo bambino.

Alcuni dettagli dell’ opera molto importanti per comprendere pienamente il significato di essa, sono l’aureaola che cinge la testa del neonato e la direzione dello sguardo di esso, ovvero sulla canna del carro, dove è disegnata la “sorte” toccata alla piccola creatura.

Si può notare dal semplice e approssimativo disegno infantile, che è propio il carro armato il soggetto che ha posto fine alla breve vita e a tutte le cose importanti per questo piccolo uomo, distruggendo la purezza di questa creatura indicata dalla mimetica che colora il candido del pannetto.

Con quest’ opera quindi ho voluto comunicare, quanto può essere sbagliata un’ esistenza e una situazione di questo genere, soprattutto per una piccola creatura che non ha ancora avuto la possibilità di imparare a muovere i primi passi in questo mondo privo di regole.     

Marco De Nicolò